Descrizione & motivazioni

Ciao, sono Cataldo, ho 29 anni. Sono nato a Cariati, un piccolo paesino in provincia di Cosenza a metà tra mare cristallino e colline.

Dovete sapere che qualche anno fa sono stato curato e guarito da una malattia ematologica, un linfoma. A Bologna ho trovato il centro medico che si è preso cura di me e ho conosciuto la sezione locale di AIL, l'Associazione che supporta la Ricerca ed i Servizi di Assistenza ai pazienti in cura per Leucemie, Linfomi e Mieloma.

Per tanto tempo, ogni 20 giorni, ho percorso i km che dividono il mio paese dal centro di cura, oggi quella strada voglio ripercorrerla al contrario.


Oggi sono io il motore e saranno le mie gambe a tentare di superare le difficoltà che sicuramente incontrerò per la via. Voglio affrontare questa sfida, oltre che per me stesso, per cercare di dare una mano o per lo meno rendermi utile per una causa a cui tengo particolarmente, la lotta ai tumori del sangue.


Voglio veicolare il messaggio di quanto sia importante sostenere AIL perché, anche con un piccolo aiuto, sono tanti i giovani che si possono aiutare, che stanno affrontando questo terribile male, ai quali vorrei dare invece la possibilità di vivere appieno la vita.

Ecco il perché di questa raccolta fondi che ha l'obiettivo di sostenere la Ricerca a Bologna, all'Istituto di Ematologia “L. e A. Seràgnoli”, luogo della mia rinascita. 


Perché l'obiettivo della raccolta era 950 euro e adesso punta ai 3.000?

La raccolta fondi, che va di pari passo con la mia "impresa", ancor prima della mia partenza, prevista per il 24 luglio da Bologna, ha già raggiunto e superato la cifra di 950 €, pensata perché sono proprio 950 i km che separano la mia nuova città dalla mia città natale, che è Cariati, in Calabria. Siete stati meravigliosi! Ora 3.000 € è il nuovo obiettivo al quale vorrei arrivare, ma sarei tanto felice se riuscissimo nuovamente a raggiungerlo e superarlo, insieme.


Perché in monociclo? La difficoltà di imparare ad usarlo, la concentrazione, la forza, l'equilibrio che richiede sono le caratteristiche comuni con il periodo di malattia e di cura e poi per me è importante superare i propri limiti ed avere il coraggio di fare cose che sembrano impossibili. Il monociclo è molto più faticoso rispetto a una bicicletta normale, occorre pedalare anche in discesa e bisogna prestare più attenzione nel mantenere l’equilibrio, la concentrazione, la forza e l’ispirazione. Grazie anche ad esso ho trovato il giusto bilanciamento tra il centro della terra e il mio stesso corpo. Sono del parere che spesso è la creatività e l’uso che ne facciamo a distinguerci dagli altri. Correre su soltanto una ruota anziché due per me è uno tra gli sfoghi che do alla mia. La creatività non ha limiti, questo è risaputo. Andare in giro alla scoperta di nuovi luoghi, nuove città con un mezzo così insolito e allo stesso tempo speciale mi rende libero ogni volta che salgo su quella ruota.

Perché vorrei condividere con voi questa avventura? Perché mi piacerebbe raccogliere fondi che possano sostenere la Ricerca condotta dai Ricercatori AIL a Bologna e, per questo intento, ho bisogno di aiuto. Vorrei che insieme potessimo donare la libertà, quella che sento io quando sono in monociclo, a tutti coloro che sono in cura in questo momento: libertà dalla malattia, libertà di fare quello che più li fa stare bene.


Partirò da Bologna il 24 luglio e attraverserò l'Italia in direzione del mio paese natale. Sono tante le sezioni AIL e le storie di pazienti, come me, che il territorio potrà raccontarmi. Sono a disposizione per parlarne (puoi scrivermi su Instagram) e sono anche disponibile a farti conoscere la realtà che ci tengo tanto a sostenere: AIL. Io l'ho conosciuta a Bologna, ma è presente in tante città, molto probabilmente anche nella tua.


Ed ora.... si parte!

La strada ci aspetta. Il mio viaggio per AIL ha inizio. Seguimi su Instagram, sono CataBike25. 

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GRAZIE DI CUORE!